Focus Group - IPB-ITALIA - Associazione per la pace, il disarmo, la soluzione nonviolenta dei conflitti

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Focus Group

CHE COS’E’ IL FOCUS GROUP

E’ una riunione di esperti per dibattere il tema: “Peace and Human Security Aspects of the U.N. Reform”.
Compito di tale riunione consiste nel raccogliere i risultati del dibattito della società civile e delle Ngo’s su questo specifico argomento per come avvenuto nei maggiori convegni – internazionali e regionali- nel corso degli anni 2003-2004, analizzando ed armonizzando la documentazione finora prodotta (final statements), al fine di redigere un memorandum organizzato per linee guida da inviarsi ai 16 commissari del Pannel nominato il 23 settembre 2003 dal Consiglio di Sicurezza e presieduto dal Primo Ministro della Tailandia Mr. Anand Panyarachun. per elaborare un progetto/percorso che possa implementare la pace e la sicurezza umana “anche” considerando la possibilità di riformare la carta delle Nazioni Unite. Questo incarico espresso nei 4 punti del mandato di Kofi Annan prevede esplicitamente la consultazione degli “civil society actors”.
Il pannel a tutt’oggi si è riunito 3 volte ma come si può ben comprendere il confronto con la società civile che non ha una sua facile identificazione non è ancora avvenuto.
IPB-Italia con questa iniziativa si propone, (visto che ancora nessuno ci ha pensato e nessuno lo sta facendo), di costruire un ponte fra questo pannel e parti della Società Civile.
In modo che una voce non –istituzionale di rilievo sia presente in questo progetto di riforma possa apportare il proprio contributo o quanto meno ne possa influenzare il lavoro finale istituzionale. Riteniamo importante muovere passi in questa direzione, soprattutto oggi, in un momento storico in cui il riassetto e la “democratizzazione” delle Nazioni Unite appaiono irrinunciabili e improcrastinabili per un efficace governo della pace nel mondo.

COSA SI PREFIGGE

Raccogliere, studiare, analizzare, sintetizzare, armonizzare il dibattito sviluppatosi a livello di Società Civile in questo ultimo biennio su queste tematiche e di estrapolarne delle linee guida. In questo senso parliamo di una enorme quantità di materiale che partendo dai precedenti storici, si è sviluppata nei vari dibattiti di ECOSOG, della UN Commission on Human Rights, Working Group on Women, Peace and Security, CCIA/WCC World Council of churches, UBUNTU World Campaign, i vari documenti scaturiti dai Social Forum da Porto Allegre con Manifesto 2000 a Mombay, ai trattati anche di singoli esperti quali Mario Pianta docente esperto di globalizzazione dal basso, Dhanapala Jayantha Ambasciatore delle NU e molti altri studiosi.

COM’E’ NATA L’IDEA DI ATTIVARE IL FOCUS GROUP

Poiché i tempi del mandato volgevano al termine, e visto che a dicembre il Pannel dei 16 dovrà consegnare al Consiglio di Sicurezza il proprio rapporto, abbiamo ritenuto importante cogliere questa opportunità che veniva offerta alla “società civile” provando quindi ad attivarci noi su questo importante aspetto del progetto di riforma.

DA CHI E’ COMPOSTO

Partiamo dal Pannel Istituzionale dei 16 commissari incaricati dal Consiglio di Sicurezza delle NU.

Panel members:

Chair:
Anand Panyarachun (Thailand)
Members:
Robert Badinter (France)
João Clemente Baena Soares (Brazil)
Gro Harlem Brundtland (Norway)
David Hannay (United Kingdom)
Mary Chinery-Hesse (Ghana)
Gareth Evans (Australia)
Enrique Iglesias (Uruguay)
Amre Moussa (Egypt)
Satish Nambiar (India)
Sadako Ogata (Japan)
Yevgeny Primakov (Russian Federation)
Qian Qichen (China)
Nafis Sadik (Pakistan)
Salim Ahmed Salim (Tanzania)
Brent Scowcroft (United States)

Il nostro Focus Group è formato da un gruppo di lavoro di esperti mondiali che via internet lavorano secondo un preciso schema metodologico di “specificità” a questo gruppo di lavoro si uniranno il 25-26 Settembre p.v. a Firenze 10 esperti di livello superiore e istituzionale (governativi, accademici, ecc.)

Gruppo di lavoro preliminare e metodologia:

- Cora Weiss – IPB President and IPB representative at the U.N. in New York
- Tomas Magnuson – IPB St. C.tte – Swedesh Peace Council
- Soumela Kalevi - Presidente di “Peace Union of Finland” (fed. delle ONG pacifiste finlandesi)
- Frederick Heffermehl Pesidente di “Norwegian Peace alliance”, Vice Presidente di IALANA
- Urban Gibson - Presidente dell’OSCE svedese e della “Swedish fellowship for reconciliation”
- Chiara Venturi, responsible for the coordination of the works between Geneva- Italy- Florence
- Tonino Palmeri, Professor of Environmental Ethic Engineering at Bologna University
- Vittorio Tanzarella, lawyer and expert in UN organisation
- Manual Manonelles - UBUNTU Barcellona (most world wide UN reform campaign)
- Massimo Toschi from New York U.N.
- Eugenia Malgeri – Researcher of UNICAMPUS of Rome.
- Michele di Paolantonio phisician, member of the IPPNW
- Joachim Lau of IALANA Italy
- Alberto Barbero - Coordinator of September FOCUS GROUP in Florence
- Heide Schutz UNCOPAC
- Edouard Mancini – IPB-Italia representative at the UN in Geneva
- Mrs. Kara of WILPF UN OFFICE
- Fulgida Barattoni – IPB-Italia President (coordinator of the working groups)
- Giuseppe Cataldi – University of Neaples
- Giovanni Carlo Bruno Researcher Institute of International Law Studies and CNR of Neaples
- Prof. Carlo Amirante Docente Università di Napoli
- Antonella De Santis Espertain D. H. e org. sovranazionali
- Bo Wirmark Swedish Peace Council Presidente
- Kai Frithjof Brand-Jacobsen is founder and Director of the Peace Action, Training and Research Institute of Romania (PATRIR) and Co-Director of TRANSCEND, and is on the Executive Board of the TRANSCEND Peace University (TPU)

COME SI SVOLGONO I LAVORI

Come ormai asseverata modalità di lavoro di IPB-Italia i lavori vengono svolti secondo le linee di “specificità” e ciò significa secondo le varie competenze delle componenti.

MODALITA’ OPERATIVA Gruppo di lavoro preliminare al FOCUS GROUP

Nel gruppo di lavoro preliminare ci sono:
Avv. Joachim Lau della IALANA, Avv. Vittorio Tanzarella del gruppo VASTI e Dr. Giovanni Carlo Bruno - si occuperanno degli aspetti giuridici e dell’impostazione della stesura del documento finale.
Dr. Di Paolantonio Michele dell’IPPNW - analizza il problema dal punto di vista della salute umana.
Fulgida, Kara, Heide Schultz, Chiara Maria Venturi, Alberto Barbero, Emanuela Malgeri, Manuel Manonells, Tomas Magnuson, Giuseppe Cataldi - si divideranno i reports (che Colin Archer di Ginevra dovrebbe inviarci quanto prima) dei vari forum, meeting,ecc. realizzati negli anni 2003 e 2004 ed estrarre quelle parti concernenti peace and human security dai quali poi sintetizzare il dibattito della società civile.
Cora Weiss, Massimo Toschi e Edouard Mancini curano il raccordo con le NU rispettivamente di NY e Ginevra
Inoltre collaborano singoli consultants esterni (docenti di varie università italiane e e di gruppi di lavoro di studenti Universitari per la raccolta e analisi di tutti i documenti.
Il canovaccio verrà redatto e poi fatto circolare via e.mail per tutti gli aggiustamenti del caso e entro fine Agosto inviato via e.mail, via posta ordinaria e anche via brevi mano se possibile ai 16 commissari del Pannel delle NU.

STATO DEI LAVORI ATTUALE

Continua la collezione, analisi, studio, armonizzazione, sintesi delle documentazioni prodotte. Siamo a buon punto, sebbene il materiale sia praticamente “infinito” essendo questa una tematica che ha riscosso un grande interesse presso la Società Civile. Dovremo arrivare a un momento in cui fissare il punto ma senza dubbio più materiale viene “macinato” più corretto è il lavoro finale. Anche se poi più o meno tutti alla fine si focalizzano su alcuni pochi punti essenziali per il raggiungimento della pace e della sicurezza umana

QUALE VALENZA NELLO SCENARIO INTERNAZIONALE HA QUESTA INIZIATIVA

E’ la prima volta che la maggiore istituzione mondiale, le Nazioni Unite, ufficialmente dà incarico ad una propria commissione di lavorare consultando “anche” gli attori della Società Civile riconoscendole in un qualche modo un potere (già da tempo le stesse agenzie delle NU nello svolgimento dei propri lavori consultano sistematicamente le NOG’s (es. Agenzia disarmo si consulta alla pari con Heague Appeal for Peace, IPB, IANSA,ecc.).
La società civile per quel discorso che faccio sempre richiamandomi alla Clausola Martens e al diritto delle genti giuridicamente internazionalmente riconosciuto è destinata ad avere un sempre maggiore peso nella gestione della Sovranità.