Nagasaki - IPB-ITALIA - Associazione per la pace, il disarmo, la soluzione nonviolenta dei conflitti

IPB-ITALIA

Associazione per la pace, il disarmo, la soluzione nonviolenta dei conflitti

Nuovo aspetto del sito e maggiore fruibilità dei contenuti!
Segnalate comunque eventuali malfunzionamenti. Grazie!

Volete tenervi aggiornati sulle ultime novità? Seguiteci su Twitter!


Archivi del blog

A New York per dire NO all’armamento nucleare

10 maggio 2005 Pubblicato da roberto

Alla importante manifestazione di Central Park a New York il 1° maggio scorso, in occasione della revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, era presente anche la delegazione di IPB-Italia composta dal Presidente Fulgida Barattoni, Luciano Scambiato Licciardi, Coordinatore di IPB-Italia della campagna Mayors for Peace, Consuelo Pacetto - Assistente del Presidente e Gianandrea Barattoni, unico bambino a varcare le porte delle Nazioni Unite per dire anche il suo no all’uso e alla minaccia di uso delle armi atomiche.

“La manifestazione e’ stata davvero emozionante, io non sono una piagnona, sono stata addestrata all’emergenza e al rigore militare della scuola della Croce Rossa dove si impara a consolare le persone che perdono i loro cari, a lavare i morti eppure non ho potuto trattenere le lacrime davanti a un vero e proprio muro di giapponesi (erano oltre 1200) sopravvissuti e discendenti dell’orrore di Hiroshima e di Nagasaki, vecchi, giovani, intere famiglie venute da tanto lontano per testimoniare la loro terribile storia, perché mai più avvenga che in un solo attimo si possa spazzare via la popolazione civile di una intera città e comprometterne le future generazioni contaminandole con radiazioni atomiche. Mai più…. c’era una anziana signora piccola e quasi calva, sopravvissuta di Hiroshima, che distribuiva volantini e fotografie del suo calvario di malattia dopo la bomba e pretendeva attenzione tirando per la giacca i passanti, non parlava neppure l’inglese e aveva accanto una ragazzina che traduceva. Non esistono ragioni politiche che possano giustificare una simile, criminale, ingiustizia. Così come non è giusto essere costretti a vivere sempre e solo a un passo dall’apocalisse di una guerra nucleare che spengerebbe –letteralmente- la vita del pianeta. E ciò nonostante nessuno indietreggia: anzi, sempre nuovi Paesi escono dal Trattato di non proliferazione per dotarsi di armamenti nucleari, e sebbene sia stato ormai raggiunto un accordo di massima sul materiale fissile circolante, questo è ancor oggi tenuto in “ostaggio” dalla volontà di potenza degli Stati o da subdoli patteggiamenti della politica internazionale.”

Carlo Trezza, Ambasciatore italiano alle Nazioni Unite e incaricato di rappresentare il nostro Paese alle sedute di revisione del NPT, ha ufficialmente incontrato i rappresentanti della società civile italiana. Presenti all’incontro la delegazione di IPB-Italia, Lisa Clark per i Beati operatori di Pace e Giorgio Alba per l’Archivio Disarmo di Roma. L’ambasciatore ha ascoltato con grande attenzione i contributi e le istanze dei partecipanti e si e’ impegnato a tenerle in considerazione nel corso dei lavori assembleari.

La seduta inaugurale del Convegno sulla revisione del Trattato, al Palazzo di Vetro, ha visto, tra gli altri, l’importante intervento sui principi della pace e della sicurezza umana del Segretario Generale Kofi Annan e il contributo di Akiba Tadatoshi, sindaco di Hiroshima. In chiusura di cerimonia sono stati particolarmente apprezzati gli interventi di Fulgida Barattoni e di Luciano Scambiato Licciardi

Nella stessa sede la delegazione italiana di I.P.B. ha incontrato Akiba Tadatoshi, sindaco di Hiroshima e promotore della Campagna “Mayors for peace” (Sindaci per la pace e contro la minaccia delle armi nucleari) per portare le adesioni all’iniziativa di Laura Rossi, Sindaco di Bagnacavallo, Raffaele Cortesi, Sindaco di Lugo, di Mirco Bagnari, Sindaco di Fusignano, di Giovanni Virnuccio, Sindaco di Mazarino, di Bartolomeo Falla Sindaco di Scicli.
Un bilancio di tappa confortante e importante per il lavoro di I.P.B.-Italia che, riconoscendo quanto davanti ad una “forbice” sempre più ampia fra ciò che i governi fanno e ciò che la società civile vuole la figura del Sindaco si presenti quale miglior ponte istituzionale per ricongiungere questo divario, promuove “Mayors for Peace” sul territorio italiano. Akiba Tadatoshi, nel ringraziare i sindaci italiani e l’impegno profuso dall’ Ufficio italiano di I.P.B., ha anticipato la notizia di un suo prossimo viaggio in Italia.

res_1130036125.jpgFoto di Gianandrea Barattoni

Categorie: Comunicati stampa, Nel mondo | Tags: , , , , | Nessun Commento »

MacBride Peace Prize (anno 2004)

21 settembre 2004 Pubblicato da roberto

Cos’è il MacBride Peace Prize

Nel 1992, centenario della fondazione dell’International Peace Bureau, l’organizzazione istituisce, in memoria di Sean MacBride e della sua opera, premio Nobel per la pace e Presidente di IPB tra il 1974 e il 1985, uno speciale riconoscimento a una persona od organizzazione che si sia particolarmente prodigata per la pace, il disarmo e/o i diritti umani.
L’attribuzione del riconoscimento è votata dallo Steering Committee dell’IPB, usualmente nei primi mesi dell’anno. I membri dell’IPB sono invitati a inviare suggerimenti e documentazione sui possibili candidati.

Chi era Sean MacBride

Politico irlandese, rivoluzionario e statista. Nato a Parigi nel 1904, studia in Irlanda, negli anni ‘30 entra nell’IRA ma se ne dissocia nel 1939 per contribuire per vie politiche all’indipendenza dell’isola.
Nel 1946 fonda il partito irlandese Clann na Poblachta. Nel governo irlandese copre, dal 1948 al 1951, la carica di ministro degli Esteri.
Nel 1974 è insignito del Premio Nobel per la Pace e nel 1976 gli viene conferito anche il Premio Lenin per la Pace, divenendo così l’unica persona a ricevere entrambi i riconoscimenti.
Membro fondatore e Segretario, tra il 1961 e il 1974, dell’associazione Amnesty International, è anche Segretario dell’International Peace Bureau tra il 1968 e il 1974 e Presidente della stessa organizzazione dal 1974 al 1985.
Sean MacBride muore nel 1988.

In cosa consiste il Premio MacBride

Il premio non è in denaro ma consiste in una medaglia commemorativa, realizzata da un famoso artigiano irlandese.

L’Italia ha al suo attivo candidati o premiati per il MacBride?

All’Italia non figurano tuttora premiati col MacBride. Quest’anno 2004, i membri italiani dell’IPB hanno presentato alcune candidature, tra cui Emergency e il gruppo promotore della campagna “Pace da tutti i balconi”. Quest’ultimo gruppo venne scelto quest’anno come candidato per l’Italia.

A chi verrà assegnato quest’anno il MacBride Peace Prize

Lo Steering Committee dell’IPB ha deciso di premiare quest’anno Yossi Beilin e Yasser Abed Rabo, fautori, nello scorso anno 2003, dei cosiddetti “Accordi di Ginevra” per la pacificazione tra Israeliani e Palestinesi, e lo svizzero Alexis Keller che si prodigò particolarmente per l’organizzazione e la riuscita dei lavori.
L’intesa, tra esponenti dell’opposizione israeliana e uomini politici palestinesi, benché sia stata definita di valore unicamente simbolico e politico, ha rappresentato tuttavia la prova che sono comunque possibili il dialogo e la realizzazione concreta di validi compromessi al fine di una convivenza pacifica tra i due popoli.

Quali i premiati degli ultimi anni?

Nel 2003: Nihon HIDANKYO, associazione degli “Hibakusha”, vittime a tutt’oggi delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, adesso impegnata in iniziative miranti alla completa eliminazione delle armi nucleari.
Nel 2002: Barbara Lee, unico membro del Congresso americano a non avere votato a favore dell’intervento armato in Afghanistan.
Nel 2001: Rosalie Bertell, Presidente e fondatrice dell’International Institute of Concern for Public Health, per la sua opera a favore della salute e della vita delle popolazioni indigene nei Paesi in via di sviluppo.
Nel 2000: Praful Bidwai e Achin Vanaik, giornalisti Indiani impegnati nella Campagna internazionale contro la nuclearizzazione dei Paesi sud asiatici.

Dove si svolgerà la cerimonia di premiazione

Non è casuale la scelta di Firenze come sede privilegiata per la premiazione di quest’anno. Città della pace per antonomasia, è depositaria dell’illuminante eredità del Sindaco Giorgio La Pira, di cui tra l’altro ricorre quest’anno il centenario della nascita, uomo di animo universale che seppe fare proprio della città di Firenze un luogo elettivo per la pace in Medio Oriente.
La cerimonia si svolgerà (salvo modifiche che verranno prontamente segnalate) nella mattinata del giorno 27 settembre p.v., dopo il “Council” dell’IPB, alla Sala Gandolfi della Regione Toscana.

Categorie: Senza categoria | Tags: , , , | Nessun Commento »

Comunicato da iPPNW sull’uso delle armi nucleari in IRAQ

20 marzo 2003 Pubblicato da roberto

L’ INTERNAZIONALE MEDICI AMMONISCE CHE L’USO DI BRUCIATORI NUCLEARI DI BUNKER (“BUNKER BUSTERS”) CAUSEREBBE MIGLIAIA DI VITTIME DA RADIAZIONI.

Washington,DC – L’Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare (IPPNW) ha oggi reso pubblico un importante nuovo studio sulle conseguenze mediche dell’uso di armi nucleari penetranti il terreno (EPW), anche note come Bruciatori di Bunker (Bunker Busters). Lo studio è stato prodotto da un gruppo di esperti sulle conseguenze mediche dell’uso di armi nucleari guidato dal prof. Victor W. Sidel, medico, dell’Albert Einstein College of Medicine di New York. Il fisico Robert W. Nelson della Princeton University, esperto sugli effetti fisici di armi nucleari di precisione a basse dosi di radiazioni, ne è stato anche co-autore.
Lo studio dell’IPPNW conclude che anche un’arma nucleare EPW di potenza molto bassa esplosa vicino o su un ambiente urbano come Bagdad disperderebbe inevitabilmente detriti e polveri radioattive su diversi chilometri quadrati e produrrebbe dosi fatali di radiazioni su decine di migliaia di vittime. Inoltre, se le EPW sono usate contro rifugi sotterranei contenenti armi biologiche o chimiche o componenti di armi, esiste un’alta probabilità che questi agenti mortali non sarebbero completamente inceneriti e che si disperderebbe sul terreno e nell’atmosfera.

Gli Stati Uniti correntemente dispiegano sia EPW convenzionali che nucleari inclusi circa 50 B61-11 nucleari, che possono penetrare per 2-3 metri e di potenza compresa tra 0,3 kilotoni e 340 kilotoni. Il bilancio preventivo per il 2003 del Dipartimento per l’Energia (DOE) richiede specificamente fondi per un “Robusto Penetratore Nucleare del Terreno” (RNEP) che sarebbe più efficace del B61.

“Le nostre ricerche rigettano inequivocabilmente l’assunto dell’amministrazione Bush e del Pentagono che i bruciatori nucleari di bunker potrebbero essere usati in Iraq o da qualsiasi altra parte con un cosiddetto danno collaterale minimo”, ha detto il dott. Sidel. “La natura di tale ‘danno collaterale’ consisterebbe in dosi fatali di radiazioni per chiunque si trovasse entro un chilometro dall’esplosione e nella malattia acuta da radiazioni, potenzialmente, per migliaia di persone che morirebbero distribuendo morti strazianti entro qualche giorno, una settimana, o più.”

L’uso di armi nucleari di bassa potenza minerebbe inoltre la sicurezza globale. “Se gli Stati Uniti usassero simili armi” ha detto il dott. Sidel “significherebbe superare la soglia nucleare per la prima volta da quando gli Stati Uniti usarono armi nucleari sulle città di Hiroshima e Nagasaki più di 50 anni fa. Questo non è solo moralmente ripugnante, ma ci porterebbe in basso lungo lo scivoloso pendìo che conduce all’uso di armi nucleari di maggiore potenza – qualcosa che il mondo intero ha cercato fino ad oggi di prevenire sin dopo Hiroshima e Nagasaki”.

Lo studio si conclude con una dichiarazione politica in cui gli autori affermano che l’ulteriore sviluppo di EPW richiederebbe test nucleari sotterrenei, rompendo l’attuale moratoria mondiale e distruggendo le prospettive per un’eventuale adesione universale al Trattato Onnicomprensivo per la Messa al Bando dei Test Nucleari (CTBT). Sia la ripresa di esplosioni nucleari sperimentali che la produzione di nuove armi nucleari alimenteranno la proliferazione globale di armi nucleari.

Il Rapporto “La Minaccia di Armi Nucleari di bassa potenza Penetranti il Terreno contro le Popolazioni Civili: i ‘Bunker Busters’ Nucleari e le loro Conseguenze Mediche” è stato scritto da Victor W. Sidel, medico, da H. Jack Geiger, medico, igienista, Herbert L. Abrams, medico, Robert W. Nelson, fisico, e da John Loretz.

Per ricevere copie elettroniche del Sommario Esecutivo di 2 pagine e/o del rapporto di 8 pagine, per favore contattate Lynn Martin al n. 001 617 868 5050 x 209 o Ldmartin@ippnw.org.

Categorie: Dai membri di IPB-Italia, Nel mondo | Tags: , , , | Nessun Commento »