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Archivio della categoria 'Rassegna stampa'

Il ponte fra Ponza e l’Elba

10 settembre 2006 Pubblicato da roberto

Riceviamo da Raffaele Sandolo, giornalista, questo articolo, che - citando anche l’esperienza positiva del convegno di Pianosa dell’agosto scorso - parla delle comuni idealità e aspirazioni delle due isole del mediterraneo, in un momento dove i popoli europei devono crescere nel rapporto con altri popoli, in concordia e con spirito di pace, nella sicurezza e e nel miglioramento socioeconomico.

Il ponte fra Ponza e l’Elba

Marina di Campo 5 settembre 2006.
Un ponte ideale unisce due isole italiane, l’Elba e Ponza, e più precisamente Pianosa e Ventotene. E’ un ponte di idee e idealità ed ispiratore di pace, sicurezza e legalità.
Nel passato mese di Agosto si è svolto su Pianosa un Convegno per la Pace a cui hanno partecipato organizzazioni importanti del panorama europeo. Per due giorni l’impegno di MAJORS FOR PEACE , FONDAZIONE ANTONINO CAPONNETTO, FONDAZIONE SANDRO PERTINI, ISTITUTO MEDITERRANEO DI EMATOLOGIA, INTERNATIONAL PEACE BUREAU, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Firenze e la Regione Lazio, ha permesso di attivare dei processi di rapporto civile che coinvolgono le coscienze dei cittadini di tutto il mondo ed in particolare di quelli delle attuali zone di guerra.
Quasi contemporaneamente a Ponza si è costituita la sezione MFE (Movimento Federalista Europeo) per iniziativa di alcune persone con differente orientamento politico ma con un comune amore per la pace. Membri del Comitato Direttivo sono stati eletti Cesare De Luca, Silverio Capone, Mariano Picicco, Vincenzo Esposito e Gino Usai. L’assemblea della sezione si è svolta in un’atmosfera positiva e costruttiva, sospinta dagli ideali dei padri fondatori dell’Europa Unita, l’italiano Alcide De Gasperi, il francese Jean Monnet, il franco-tedesco Robert Shuman, il belga Paul-Henri Spaak e il tedesco Konrad Adenauer. Era presente, fra i presenti dell’assemblea, lo spirito dell’italiano Altiero Spinelli che ha nobilitato, col proprio sacrificio e con il profondo amore per la pace, l’idea dell’Europa dei popoli coinvolti in un abbraccio fraterno di pace basato su democrazia, sicurezza, benessere e reciproco rispetto.
Altiero Spinelli, assieme a Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, ha voluto ed elaborato a Ventotene nell’agosto 1941, dopo il confino di Ponza, il documento ispiratore della nuova Europa, “Il Manifesto di Ventotene per una Europa libera e unita”. Nel documento espone, con razionalità e grande passione civile, l’insieme delle idee innovative che illumineranno le coscienze dei cittadini europei, dal dopoguerra fino ai nostri giorni.
Nato a Roma il 31 agosto 1907 e morto a Roma il 23 maggio 1986, Altiero Spinelli è stato un uomo di grande statura morale che ha ispirato la via della pace e della concordia sul continente europeo.
La costituzione della sezione MFE a Ponza, in questi giorni di fine estate 2006 è solo l’ultima delle tante iniziative, di valore etico-politico, prese in Italia e all’estero in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di Altiero Spinelli.
Le parole che il papa Benedetto XVI continua a ripetere, i questi mesi, ai popoli della terra “La guerra non è inevitabile”, sono state abbracciate con forza sia da parte di tutti i partecipanti al Convegno fra cui vi erano dei cittadini, italiani e stranieri, di alto livello istituzionale, politico, culturale come pure dai partecipanti all’assemblea svoltasi a Ponza.
A dare maggior valore al pensiero di Altiero Spinelli è stata la commemorazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Ventotene il 21 Maggio 2006. Le parole dette hanno un grande significato “Non c’è avvenire per l’Italia, se non nel rifiuto di ogni stanca sensazione di ripiegamento su illusorie e meschine rivendicazioni dell’interesse nazionale, e su sterili abbandoni allo scetticismo verso il progetto europeo».

Raffaele Sandolo
elbasun@infol.it

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Missione dei “Mayors for Peace” nel Kurdistan: rassegna stampa

26 marzo 2006 Pubblicato da roberto

Link a vari articoli di testate online.

Buona lettura!

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International Press comments about the document for the UN reform

5 dicembre 2004 Pubblicato da roberto

HIGH-LEVEL PANEL REPORT: The United Nations on Tuesday proposed the most
sweeping changes in its history, recommending the overhaul of its top
decision-making group, the Security Council, and holding out the
possibility that it could grant legitimacy to pre-emptive military strikes.
In its most attention-getting recommendation, the panel called for an
expansion of the Security Council to 24 members from 15. But the panel was
unable to agree on one proposal and ended up suggesting two options. (NYT)
The 95-page report lays out a new vision for collective action to tackle
threats to global security and puts “a more proactive” Security Council at
the heart of a revitalised United Nations. (AP)

The panel challenged the Bush administration’s right to use military
force against an enemy that does not pose an imminent military threat. (WP)
But the panel acknowledged that the UN should do more to deal with
terrorism and weapons of mass destruction. (Times, London) The panel of 16
“wise men” challenged America’s claim to have a right unilaterally to take
“preventive” military action against looming threats. “There is little
evident international acceptance of the idea of security being best
preserved by a balance of power or by any single–even benignly
motivated–superpower,” said the panel. (Daily Telegraph, London)

All countries should sign and ratify the statute of the International
Criminal Court, a high-level United Nations panel will demand later this
week, and the UN Security Council should be far more ready to refer
wrongdoers to international criminal justice. But the advice on the court
is likely to infuriate the US, which has opposed it both through the UN and
through bilateral agreements. And Washington’s support is seen as crucial
to the success of any UN reform. (FT)

The UN reform panel is tending towards a Security Council reform
model whereby the council is expanded by 8 semi-permanent members, elected
for four years; the panel feels that the majority of UN states supports
this model. Germany would thus not achieve the goal of getting a permanent
seat. (Berliner Zeitung)

New permanent members of the United Nations’ Security Council should
have the same veto power as the current members, a top Japanese official
said Wednesday, disputing a high-level international panel’s recent
recommendations. (AP) China and South Korea remained cautious toward
Japan’s bid to become a permanent member of the Security Council during a
trilateral summit in the Laotian capital Monday, officials said.
(Herald/Asahi Shimbun, Tokyo)

India has been shortchanged by a report intended to overhaul the UN
set-up. Though placed at the high table, among the Security Council’s six
new permanent members, the report’s recommendations do not confer it a
veto, making any place on the Council a “mere detail.” Why should a
country aspire for permanent status unless it gains the power of veto? (The
Statesman, Kolkata)

Yesterday the UN unveiled a sweeping proposal to overhaul the
organization, including the Security Council, in what would be the biggest
UN reform since its founding in 1945. Its release had been scheduled for
today but was suddenly fast-forwarded. A coincidence, perhaps, but amid so
much pressure, anything that shifts attention away from his other troubles
will surely be a welcome respite for Kofi Annan. (National Post, Canada)

The US has shaken the UN Charter to the point of collapse. Where does
that leave the international community? This week we shall see the report
of the high level group, which will guide us towards rules which fit the
world not of 1945 but of 2004. Annan is right to try, but whatever changes
might eventually be contrived at the UN, the foundations of an
international community in the next few years will essentially be regional.
We need in every major region valid partnerships which include the US,
writes Douglas Hurd. (FT, Op-Ed)

The long-awaited Report arrives at a very inopportune moment for Kofi
Annan.Can a Secretary-General whom Americans do not like, who first reacted
at the oil-for-food scandal with reluctance only to admit, later on, his
son’s conflict of interest, succeed in reforming the world body in the
remaining 24 months of his mandate? Will the Panel members manage to divert
the attention of the American right-wing–already threatening to slash the
US contributions to the UN by 10 percent because of the scandal? (La
Repubblica, Rome, ed) Kofi Annan is trying to do all he can in the
difficult task of reforming the Security Council, aware that this may be
his last chance to save his reputation and rescue the UN from a bottomless
pit. (El Mundo, Spain)

===============
Notes:
(AP): Associated Press;
(NYT): New York Times;
(WT): Washington Post;
(FT): Financial Times

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Il documento finale dai Commissari dell’High-level Panel delle Nazioni Unite

2 dicembre 2004 Pubblicato da roberto

E’ stato presentato alle Nazioni Unite il documento finale redatto dai Commissari dell’High-level Panel incaricati del proprio progetto di riforma.

Qui sotto una rassegna stampa sull’evento:

Qui invece il documento finale

(thanks to Colin Archer, Secr. Gen. IPB Geneve)

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Premio Nobel per la Pace 2004

8 ottobre 2004 Pubblicato da roberto

Apprendiamo con grande gioia la notizia giunta quest’oggi dal Comitato Nobel norvegese. E non posso che essere felice per questo prestigioso premio, offerto quest’anno a una DONNA, AFRICANA e grande lavoratrice, nei campi dell’ambiente, della pace e dei diritti umani.
Campi di intervento che secondo me, dovrebbero unire prima o poi le lotte di chi vuole tutela dell’ambiente, della pace, e del diritto a ciascuno di noi a vivere, pensare ed esprimersi in libertà.

Un forte abbraccio di stima a Wanghari Maathai, Premio Nobel per la Pace 2004.

Leggi qui una breve biografia

Altri documenti in Rete:

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