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Archivio della categoria 'Dalla Società Civile'

“Istituzioni Pubbliche e Società Civile: impegno e collaborazione per nuove prospettive di pace”

10 agosto 2008 Pubblicato da roberto

Voluto dai Sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano, si è tenuto a Ramiseto (RE) un interessante incontro di riflessione sulla pace.
“Istituzioni Pubbliche e Società Civile: impegno e collaborazione per nuove prospettive di pace” è stato infatti il tema conduttore che ha visto IPB-Italia quale ospite richiesto, assieme ai rappresentanti dei cittadini e alla Presidente della Provincia di Reggio Emilia, riuniti il 2 agosto scorso nei locali dello Spazio Polivalente del Comune.

Sotto la presidenza del sindaco di Ramiseto Davide Dazzi, sono state presentate le esperienze trascorse dell’Associazione e discusse le indicazioni dei più recenti indirizzi delle politiche di Pace: disarmo, operazioni umanitarie e missioni di Peace-keeping, nuove frontiere di Peace Education, collaborazione tra Istituzioni Pubbliche e Società Civile.

E ricordiamo con piacere l’eccezionale ospitalità ricevuta, sia istituzionale che logistica e di amicizia, segno di una collaborazione che potrà proseguire.

Nota: Alcune immagini dell’evento: Guarda!

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Scampato attentato a Baghdad (ma una giornalista uccisa a Mosul)

5 maggio 2008 Pubblicato da roberto

E’ notizia di ieri. Due spot di cronaca dall’Iraq che hanno “bucato il web” oltre che gli schermi TV.
Un attentato fallito a Baghdad in cui è stata coinvolta (per fortuna senza conseguenze) Hero Ibrahim Ahmed, la moglie del presidente iracheno Talabani. E l’uccisione a sangue freddo - e l’altroieri si celebrava proprio la “Giornata mondiale della Libertà di Stampa” - di una giornalista irachena a Mosul.
Due episodi apparentemente legati solo dalla tempistica e dal territorio - l’Iraq dalla guerra infinita e paese segnalato come il più pericoloso per lo svolgimento dell’attività di giornalista. Ma con un filo conduttore più nascosto, quello della cultura e dell’informazione in un Paese che vuole comunque risollevarsi.
Hero Ibrahim Talabani si recava al Teatro Nazionale per partecipare ad una cerimonia culturale. La vittima di Mosul, Serwa Abdul-Wahab, faceva il suo mestiere di cronista degli avvenimenti. Attività “normali” nei nostri Paesi ma non ancora laggiù, e ancora per quanto?

Noi possiamo solo tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo di Hero. Nostra interlocutrice nei rapporti che si son fatti più stretti dopo il nostro ultimo viaggio nel Kurdistan iracheno. E con la speranza che i semi piantati insieme possano presto fiorire.

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Prohibited weapons cresis in Fallujah

14 marzo 2008 Pubblicato da roberto

On the anniversary of the first Fallujah bombardment of March-April 2004, Civil society organizations MHRI and CCERF with Fallujahs doctors has released the new report. The report reminds the world with hard facts about the use of internationally banned weapons that was used by U.S. forces against innocent civilians. A detailed description of consequent health problems on both children and women is included in the report.
The Office of the High Commissioner of Human Rights at the United Nations should do its responsibility towards what has been mentioned in the report. We here legally bound ourself to the at most facts mentioned in the report and state our readiness to prove every single factual element with documented evidences.

11th March 2008

Conservation Center of Environmental & Reserves in Fallujah - CCERF
www.ccerf.splinder.com
Monitoring net of Human Rights in Iraq - MHRI
www.mhrinet.splinder.com

Muhamad Al-Darraji

Director of MHRI
President of CCERF

muhamad.tareq@gmail.com
monitornet@gmail.com
fallujah.ccerf@gmail.com

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Pericolosità dell’uranio impoverito

4 dicembre 2007 Pubblicato da roberto

Riceviamo da Michele Dipaolantonio, presidente della sezione italiana di IPPNW (l’organizzazione internazionale dei medici contro le armi nucleari), queste considerazioni utili per approfondire gli effetti dannosi dell’uranio impoverito.

Il cosiddetto uranio impoverito emette radiazioni alfa, che hanno scarso
impatto biologico in condizioni di normale stoccaggio delle bombe, non
riuscendo a penetrare neanche la cute (i capillari sanguigni che
veicolano cellule ematiche, tra le più vulnerabili alle radiazioni sono
infatti nel sottocute). Ben altro impatto biologico hanno invece  le
radiazioni alfa se finiscono nei polmoni. Evenienza, questa, che si ha
quando la bomba all'uranio impoverito esplode, polverizzando l'uranio
stesso in una nube di pulviscolo color nero pece, costituito di
particelle radioattive di grandezza infinitesimale ed emettitrici di
radiazioni alfa, che, se inalate con gli atti del respiro, finiscono
negli alveoli polmonari dove lo spessore della parete alveolare, che
separa il lume dell'alveolo contenente l'aria inalata contaminata dal
pulviscolo radioattivo dal sangue circolante nei capillari alveolari è
talmente sottile da essere attraversato dalla radiazione alfa emessa
dall'uranio impoverito polverizzato (a differenza di quanto accade sulla
cute, il cui spessore è sufficiente a bloccare gli effetti della
radiazione alfa sul sangue circolante nello stratosottocutaneo).
E' attraverso l'alveolo polmonare che l'uranio impoverito esploso genera
gli effetti peggiori sulla salute, penetrando nel circolo sanguigno ed
essendone veicolato nell'organismo.

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“Uranio impoverito, i conti non tornano”

29 novembre 2007 Pubblicato da roberto

E’ il titolo dell’ultima inchiesta che Flaviano Masella e Maurizio Torrealta hanno realizzato per RAINEWS24.

Quanti sono i soldati che si sono ammalati in patria e nel corso di una missione all’estero?
In una lettera inviata alla Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito il ministro della Difesa Parisi parla di circa 1400 malati in più rispetto ai 255 precedentemente forniti , mentre l’Osservatorio Militare fornisce il dato di 2538. I militari italiani morti sono invece per il ministero della Difesa 37, mentre per l’Osservatorio Militare 160. Come è possibile questa divergenza?

In onda a partire da stamani 29 novembre (e con repliche nei giorni successivi) sul canale RaiNews24 (satellite e digitale terrestre).

Nota: La pagina web dell’inchiesta:
http://www.rainews24.it/ran24/rainews24_2007/inchieste/27112007_uranio/default.asp
Comunicato stampa dell’Osservatorio Militare:
http://lists.peacelink.it/news/2007/11/msg00058.html
Pericolosità dell’uranio impoverito (commento a cura IPPNW)
Ulteriori approfondimenti (a cura Ass. Peacelink)

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