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Archivio del 2006

Nel sito dei “Mayors for Peace” l’annuncio del premio MacBride

11 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

“Mayors for Peace Receives Sean MacBride Peace Prize Awarded by the International Peace Bureau (IPB)”
Nel sito ufficiale della Campagna “Mayors for Peace” è segnalata la consegna del “MacBride Peace Prize”, avvenuta a Helsinki nel settembre scorso.
La pagina riporta brevemente la cronaca della cerimonia, e la storia del Premio con l’elenco dei passati vincitori.

Qui sotto l’indirizzo della pagina:
http://www.mayorsforpeace.org/english/topic/list/26.htm

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Conclusa la visita in Italia del sindaco di Halabja

9 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

Si è conclusa la visita in Italia di Khadr Kareem, sindaco di Halabja, cittadina del Kurdistan iracheno tristemente ricordata per il bombardamento con armi chimiche operato da Saddam Hussein nel 1988.
Il Sindaco, assieme a un rappresentante dei sopravvissuti alla strage, ha partecipato a numerosi eventi: il 1 ottobre scorso a Marzabotto, alla celebrazione del 62° anniversario dell’eccidio nazista; a colloqui in Firenze, mirati a possibili progetti di bonifica dei terreni tuttora contaminati, con la direttrice dell’ARPAT, l’agenzia per la protezione ambientale della Toscana; ed è stato ospite anche del Comune di Campi Bisenzio, prima di presenziare nella giornata del 7 ottobre, a Lugo di Romagna alla “Festa delle favole”, spettacolo di premiazione del concorso “Una favola per la pace”.
Khadr Kareem è stato il primo sindaco iracheno ad avere aderito alla Campagna mondiale “Mayors for Peace”, creata nel 1982 dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki e che ha come scopo la sensibilizzazione e l’adozione di azioni concrete per l’abolizione completa delle armi di distruzione di massa.
Fondamentale in questo è stato il ruolo di IPB-Italia, l’ufficio italiano dell’International Peace Bureau di Ginevra, che oltre ad avere promosso la Campagna tra i sindaci del nostro territorio, ha al suo attivo la recente adesione di diversi sindaci iracheni delle varie etnie. Con essi sarà possibile attivare, nel medio periodo e in collaborazione con altre organizzazioni e fondazioni, iniziative di peace education e di recupero della legalità, che si affiancano ad altri progetti umanitari, più mirati all’emergenza sanitaria. E’ utile rammentare che di tutto questo si è discusso, assieme a rappresentanti istituzionali italiani e iracheni, nel passato convegno di Pianosa dell’agosto scorso “Insieme per la ricostruzione dell’Iraq”.
Nota: Vedi anche:
A Pineto degli Abruzzi: la delegazione del Kurdistan ha incontrato il sindaco Monticelli
Conclusa la visita in Italia del primo “sindaco per la pace” iracheno
Marzabotto 1944, Halabja 1988.

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Da RAINEWS24, un nuovo “scottante” servizio

9 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

“GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI”
a cura di Flaviano Masella e Maurizio Torrealta
Mercoledì 11 Ottobre ore 1.43 su Rai News 24 e Giovedì 12 alle 7.36 anche su RaiTre.
“Leggi tutto” per l’orario delle ulteriori repliche.

L’inchiesta è nata dall’allarme lanciato a metà luglio da alcuni medici degli ospedali di Gaza che hanno trattato per la prima volta ferite inspiegabili che hanno portato all’amputazione di un arto inferiore in almeno 62 casi. I medici hanno chiesto più volte aiuto alla comunità internazionale per comprendere le cause di queste strane ferite che presentavano piccoli frammenti, spesso invisibili ai raggi x e inspiegabili recisioni provocate dal calore negli arti inferiori.

Diversi articoli sono apparsi nella stampa internazionale e nazionale.
Dopo una lunga ricerca il nucleo inchieste di Rai News 24 ha individuato la possibile causa di questi effetti: si tratterebbe di una arma nuova che viene sganciata da aerei droni, senza pilota, e viene teleguidata con precisione sull’obbiettivo fissato.
L’arma, secondo la rivista militare “Defence Tech”, viene chiamata DIME che significa “Dense Inert Metal Esplosive” si tratta di un involucro di carbonio che al momento dell’esplosione si frantuma in piccole schegge e nello stesso momento fa esplodere una carica che spara una lama di polvere di tungsteno caricata di energia che brucia e distrugge con un’angolatura molto precisa quello che incontra nell’arco di quattro metri.
Questa tecnologia si inserisce nella nuova classe di armi “a bassa letalità” che minimizzano i danni collaterali e circoscrivono in uno spazio ristretto gli effetti letali.

Alla proiezione è prevista la partecipazione del Vice Ministro con delega al Medio Oriente Ugo Intini e rappresentanti della stampa internazionale e nazionale.

L’Inchiesta andrà in onda su Rai News 24:

  • MERCOLEDI alle 1.43
  • GIOVEDI alle 7.36 (anche su RaiTre)
  • VENERDI alle 9.43
  • SABATO alle 4.43; 12.13; 21.43
  • DOMENICA alle 7.13; 15.43; 23.43
  • LUNEDI alle 5.43; 17.43

L’Inchiesta è anche disponibile sul sito www.rainews24.rai.it a partire dalle 15,00 di mercoledì 11 ottobre 2006.

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“FESTA DELLE FAVOLE”

8 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

E finalmente, il 7 ottobre 2006, la festa è arrivata!

“Tutte le favole incantano perché contengono i nostri desideri e le speranze che questi si avverino. Il crederci è legato alla fantasia, più che al fantastico, e questa nasce dall’umano essere. Perciò passibile di trasformazione in ciò che l’umano essere chiama realtà.”
Dalla penna di Nadia Redoglia, il racconto della giornata di Lugo al Teatro Rossini: una “Festa delle favole” per la premiazione del concorso letterario “Una favola per la pace”.
E anche quest’anno, sulle scene e non solo, lo spettacolo è stato trascinante, ricco di simbolismo e di emozione.

VAI ALL’ELENCO DEI TESTI PREMIATI!
Dal Presidente della Repubblica una medaglia per il Premio

LA FESTA DELLE FAVOLE O MEGLIO… LE FAVOLE IN FESTA

di Nadia Redoglia

L’Ufficio Italiano di International Peace Bureau – IPB (la più antica e grande federazione del mondo, con sede a Ginevra, impegnata nei temi della pace che riunisce e coordina oltre 260 organizzazioni in 60 Paesi) ha pensato bene di chiedere in prestito al mondo delle favole, un piccolo spazio. E’ nato così un momento, in quel di Lugo di Romagna, sede attuale dell’IPB-Italia, dove grandi e piccini hanno raccontato le loro… favole.
Tutte le favole incantano perché contengono i nostri desideri e le speranze che questi si avverino. Il crederci è legato alla fantasia, più che al fantastico, e questa nasce dall’umano essere. Perciò passibile di trasformazione in ciò che l’umano essere chiama realtà.
Le centinaia di favole giunte a Lugo in questa terza edizione presieduta ad honorem da Dacia Maraini, esprimevano un desiderio comune: la pace. Non autori di testi, ma attori di pace, perché di pace attiva si sta parlando, non di quella riflessa per omologazione o emulazione. Attori/scolari provenienti da scuole primarie e secondarie, attori adulti reclusi in case di detenzione e, dunque, portatori di voci meno udibili, così come nelle precedenti due edizioni questo compito fu affidato ad anziani e diversamente abili. La fantasia non ha confini e l’obiettivo, primario, della realtà ha bisogno di adeguarsi ed ecco che le favole giungono da altre terre: Turchia e Iraq, e a portarle è stato il sindaco kurdo di Halabja, città irachena che non vuole essere ricordata solo per la violenza annientatrice di innocenti subita nel 1988, ma pretende di riscattare il diritto di essere attrice di pace, portando un patrimonio fatto di mille favole e di mille desideri tutti racchiusi in un’unica speranza.

Assaporiamo qualche frase frutto di giovani menti, non già tenendo conto della graduatoria dal primo all’ultimo premio secondo le varie sezioni, ma restando fermi sull’obiettivo del concorso. Il dardo vincente è importante perché è l’attimo fuggente che gratifica l’umana natura, è la gioia che suscita il primo botto pirotecnico, è comunque il toccar con mano quella targa con su scritto il proprio nome, ma la vittoria che accomuna il primo e l’ultimo è il bersaglio che ciascuno ha deciso di scegliere: lo stesso.
Ebbene, Claudia Di Marco delle medie G.B.Quinci di Mazara del Vallo impara dalla sua maestra il significato di un campo di concentramento ebraico, di tutte le vittime che ha fatto quella guerra lì, ma anche di tutte quelle che stanno facendo queste guerre qui e sogna. Sogna di incontrare una ragazza bellissima che si chiama Pace. Ha il volto insanguinato e soffre. Più che le ferite ciò che la sta uccidendo è la consapevolezza che i bimbi non vedranno più cartoni animati alla TV, perché sostituiti dalla violenza. La paura che attanaglia la sognatrice si unisce a quella della bellissima Pace e l’abbraccio liberatorio scatena la loro forza: la fantasia velocissima trasforma l’orrore e la paura di aerei e bombe in fiori e soli splendenti. Pace riacquista il sorriso… e come la colomba riprende a volare lasciando alla piccola attrice una sua piuma sul guanciale.
“Il rovo premuroso” di Claudia Mariella delle superiori di Taranto, A.Volta, spaventa i bambini che giocano con la palla di stracci accanto a lui cresciuto in un campo di Baghdad, un campo nel quale sta rispuntando nuova erba perchè le bombe hanno cessato un poco di esplodergli addosso. Non basta forse la sua bruttezza? Tocca loro sentire anche la sua voce? Che vuole questo rovo guastafeste? Il rovo risponde di fuggire lontano, lui è costretto a proteggere la morte: mine inesplose…
Le menti adulte hanno dimostrato alte qualità letterarie e spiccata originalità offrendo la pace vista da più angolazioni. Dal microcosmo di “Notte misteriosa in cucina” che ci racconta una catena di solidarietà composta da posate litigiose per salvare un cucchiaino involontariamente caduto nel secchio dell’immondizia… all’infinito cosmo che chiama in causa l’architetto a gestir eclissi tra i protagonisti astri e pianeti…
Geniale il fiore composto dalla corolla dei premiati e dai petali degli organizzatori, deus ex machina di IPB Italia, che hanno messo in scena, a loro volta, la favola della guerra e della non guerra, della luce e del buio, il bianco e il nero di una sola realtà: la pace, interpretata nel settecentesco Teatro Rossini di Lugo, Regista Franco Pezzi. Regina della Pace, Fulgida (di nome e di fatto) Barattoni, colonna portante nell’IPB Italia, da lei presieduta fino all’arrivo di Salvatore Favati che ha rilevato la carica, ma che serenamente ci racconta il piacere d’esser responsabile di una si solida organizzazione, ma solo perché questa è il frutto di una sinergia forte, fatta di gente che si vuole bene veramente. La voce fuori campo è del Direttore del Premio, Alberto Barbero. Lui ci accompagna narrando le favole e i suoi attori, l’anima delle prime e dei secondi.

A lui chiediamo di spiegarci il passaggio dalle favole alla realtà. Gli domandiamo cosa possa significare concretamente essere attivi per la pace, essere i protagonisti e i fautori di questa e perché una favola può anche raggiungerla.
“E’ necessario saper leggere le favole per la pace di coloro che in queste credono. Il lavoro dei nostri giurati è stato particolarmente faticoso dato l’alto numero delle opere concorrenti. Ciò che ne è scaturito è chiaro: i nostri bambini, i nostri adolescenti, il nostro futuro vede la pace come un dono quasi impossibile da ottenere e dunque riversano il loro desiderio, meglio, affidano il loro bisogno alla magia che solo una favola può concedere: una lampada di Aladino, la bacchetta magica di Fata Turchina, la sfera di cristallo di Mago Merlino. E’ tempo che realizzino che Pace non è dono, che Pace non è acquisizione magica o frutto di un acquisto da consumare: Pace è in sé. Pace non è Natale, non è ricompensa di un bel voto, non è occasionale. Pace è. Di lei si ha il bisogno quotidiano, così come la vita.”

-Questo per il nostro futuro. E per noi, adulti di questo presente?- Incalza Barbero “Intanto non scordiamoci che un tempo eravamo futuro noi stessi, avevamo le nostre favole. Sono sempre buone. Qualche volta bene sarebbe ripassarle. L’IPB in questa occasione ha consegnato il premio alla carriera a un grande giornalista, Roberto Morrione. Fino a giugno è stato direttore della testata televisiva Rainews 24. Una rete che da sempre racconta, grazie ad eccellenti inchieste, la realtà della guerra e le sua profonde crudeltà e ingiustizie. Noi adulti abbiamo bisogno di sapere, di ottenere corrette informazioni per raggiungere ciò di cui abbiamo diritto. Spetterà poi a ciascuno di noi metabolizzare gli impulsi che ci vengon forniti, basta che siano però verità.”

“Vivere può essere una meravigliosa avventura” diceva l’eroe di J.M. Barrie. Ci sia data dunque la possibilità di vivere. Che poi possa essere avventura o favola… ce la vedremo noi.

Nota: L’articolo completo di immagini, è pure pubblicato nel sito di Peacelink.

Nota: VAI ALLA GALLERIA FOTOGRAFICA

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“FESTA DELLE FAVOLE”: Invito agli organi di stampa

5 ottobre 2006 Pubblicato da roberto

sabato 7 ottobre, ore 12,00

presso la Sala Giunta del Comune di Lugo

“FESTA DELLE FAVOLE”

nell’occasione della presentazione della 3° Edizione del Premio Letterario in lingua Italiana - Città di Lugo

“Una Favola per la Pace”

Saranno presenti:
l’assessore del Comune di Lugo Ombretta Toschi, il Presidente di IPB Italia Salvatore Favati, il Direttotre del Premio Alberto Barbero, l’organizzatrice del Premio sul territorio Fulgida Barattoni, il Presidente della Giuria “Giovani” Laura Baldinini Senni, il rappresentante del Sindaco del Comune di Pineto Giancarlo Alonzo, il Sindaco di Campi Bisenzio Fiorella Alunni, il Sindaco di Halabja (Iraq) Khdir Kareem Mohammed e componente del Comitato delle vittime di Halabja Hikmat Faiq Arif.

Inoltre sarà presente il Direttore di RAINEWS 24 Roberto Morrione e il giornalista di RAINEWS 24 Flaviano Masella.

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