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Presa di Falluja: un commento dal prof. Cufaro Petroni

12 novembre 2005 di roberto

Il prof. Nicola Cufaro Petroni è il segretario generale dell’USPID - Unione Scienziati per il Disarmo.
Ringraziamo sentitamente la sua disponibilità alla pubblicazione di queste sue considerazioni personali (assieme ai link utilissimi a cui rimandiamo per completezza documentale) riguardo la nota vicenda dell’uso di armi “chimiche” nell’assedio statunitense alla città irachena di Falluja.
E’ molto importante, a nostro avviso, il suo commento: perché fa chiarezza sulle normative presumibilmente violate dall’azione di forza americana, nonché sui termini “lessicali” delle armi impiegate che negli articoli prodotti dalla stampa non sempre risultano corretti.
Sembrano cose di secondaria importanza, queste ultime (chi non pensa piuttosto, son pur sempre morti dei civili ed è questo che importa?); ma è proprio con la chiarezza dei termini, unitamente alla conoscenza delle convenzioni internazionali esistenti, che si può arrivare all’identificazione certa della gravità di illecito che l’uso letale del “fosforo bianco” ha generato.

USPID - Unione Scienziati Per Il Disarmo
Segretario Generale

Care amiche, cari amici,

Probabilmente avrete saputo che l’8 novembre (in un orario piuttosto
infelice) RaiNews24 ha trasmesso un servizio nel quale sono riportate
delle impressionanti testimonianze a sostegno dell’ipotesi secondo cui
l’attacco americano contro Falluja del novembre 2004 sarebbe stato
condotto con mezzi disumani, se non chiaramente criminali. Coloro che non
avessero avuto modo di vedere il servizio, o che comunque ne
volessero conservare una copia, possono scaricarlo dal sito di RaiNews24
all’indirizzo

http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchiesta/body.asp

o, se preferiscono, possono richiederlo a me: si tratta di un file .wmv
di 1.535 KB che puo’ essere spedito via email.

Approfitto di questo messaggio per aggiungere qualche mio commento su
questa vicenda:

1) Nel servizio viene mossa contro i militari USA l’accusa di aver usato
“armi incendiarie” (armi al fosforo bianco, o al Napalm) contro civili.
Un’ accusa grave perche’ l’uso delle armi incendiare, pur non essendo
vietato (come per le armi chimiche), e’ regolato dal Protocol III della
UN Convention On Prohibitions Or Restrictions On The Use Of Certain
Conventional Weapons Which May Be Deemed To Be Excessively Injurious Or
To Have Indiscriminate Effects And Protocols (1980) che in breve
chiameremo CCCW. In questo Protocol III si dice che le armi incendiarie
non possono essere usate contro obiettivi civili, o contro obiettivi
militari “colocati in mezzo a concentrazioni di civili”. Sembra invece
che proprio tale uso sia stato fatto, ed e’ molto grave: per meno di
questo dirigenti militari e politici di altri regimi sono stati mandati
di fronte a tribunali penali internazionali. Per vostra comodita’ riporto
in fondo al messaggio il testo di questo Protocol III. Il testo completo
della CCCW puo’ essere trovato ad esempio sul sito di
GlobalSecurity all’indirizzo

http://www.globalsecurity.org/military/library/policy/int/index.html

2) L’Amministrazione USA si difende sostenendo innanzitutto che le armi
al fosforo sono state usate come “illuminants, tracers, smoke or
signalling systems”, casi esplicitamente esclusi dal novero delle armi
incendiarie dal citato Protocol III. Mi sembra pero’ una difesa debole
dati i terribili risultati sui civili documentati dal servizio di
RaiNews24. Inoltre tale difesa non si applica all’eventuale uso di Napalm
o alla sua piu’ recente versione usata nelle munizioni MK77 o simili
sulle quali potete trovare documentazione sul sito della FAS
all’indirizzo

http://www.fas.org/man/dod-101/sys/dumb/mk77.htm

3) Inoltre gli USA, pur non ammettendo un uso irregolare di armi
incendiarie, ritengono di non essere vincolati dal Protocol III della
CCCW, perche’ loro non lo hanno firmato. Ma questa obiezione a me sembra
peggiore dell’accusa dal momento che aggiunge al danno solo la beffa
dell’arroganza di chi si ritiene al di sopra delle regole che gli altri
devono, invece, rispettare. Non si tratta di capire se formalmente un
trattato sia stato violato, ma si tratta di capire se in realta’ un
crimine contro l’umanita’ sia stato perpetrato. Da un punto di vista
sostanziale un assassinio resta tale anche se il responsabile dichiara di
ritenersi fuori dal sistema giudiziario.

4) Sarei invece piu’ cauto per le accuse (riprese dalla stampa) di uso di
armi chimiche in Iraq. L’uso di armi chimiche e’ strettamente
vietato, e anche la loro produzione o detenzione non e’ permessa (Saddam
ne sa qualcosa …). Sta di fatto pero’ che ne’ le armi al fosforo bianco
ne’ quelle al Napalm sono qualificabili come armi chimiche. I loro
effetti infatti sono prodotti da reazioni chimiche (come per la dinamite,
peraltro), ma vengono usate per gli effetti termici degli agenti usati,
non per i loro effetti tossici. Le sostanza in questione non sono
pertanto menzionate in nessun trattato relativo ad armi
chimiche. Accusare gli USA di uso di armi chimiche sulla base delle
rivelazioni di RaiNews24 mi sembra quindi sbagliato e puo’ produrre
l’effetto di screditare invece l’accusa - comunque grave - di uso
indiscriminato di agenti incendiari contro popolazioni civili.

5) Naturalmente le cautele espresse nel punto precedente non avrebbero
piu’ senso se invece si svoprisse che gli USA hanno fatto uso di vere
armi chimiche. Quanto a questo le accuse non mancano ma non sembrano
ancora sostanziate dallo stesso tipo di evidenza del servizio di
RaiNews24. Si veda ad esempio il eguente articolo di IslamOnLine

http://www.islamonline.org/English/News/2004-11/10/article05.shtml

Infine altre informazioni sull’argomento possono essere trovate ai
seguenti indirizzi:

Saluti
Nicola Cufaro Petroni

=========================================
Convention on Certain Conventional Weapons
Protocol III
Protocol on Prohibitions or Restrictions on the Use of Incendiary Weapons.
Geneva, 10 October 1980
Article 1
Definitions

For the purpose of this Protocol:

1. Incendiary weapon” means any weapon or munition which is primarily
designed to set fire to objects or to cause burn injury to persons
through the action of flame, heat, or combination thereof, produced by a
chemical reaction of a substance delivered on the target. (a) Incendiary
weapons can take the form of, for example, flame throwers, fougasses,
shells, rockets, grenades, mines, bombs and other containers of
incendiary substances.
(b) Incendiary weapons do not include:
(i) Munitions which may have incidental incendiary effects, such
as illuminants, tracers, smoke or signalling systems;
(ii) Munitions designed to combine penetration, blast or
fragmentation effects with an additional incendiary effect, such as
armour-piercing projectiles, fragmentation shells, explosive bombs and
similar combined-effects munitions in which the incendiary effect is not
specifically designed to cause burn injury to persons, but to be used
against military objectives, such as armoured vehicles, aircraft and
installations or facilities.
2. Concentration of civilians” means any concentration of civilians,
be it permanent or temporary, such as in inhabited parts of cities, or
inhabited towns or villages, or as in camps or columns of refugees or
evacuees, or groups of nomads.
3. Military objective” means, so far as objects are concerned, any
object which by its nature, location, purpose or use makes an effective
contribution to military action and whose total or partial destruction,
capture or neutralization, in the circumstances ruling at the time,
offers a definite military advantage.
4. Civilian objects” are all objects which are not military
objectives as defined in paragraph 3.
5. Feasible precautions” are those precautions which are practicable
or practically possible taking into account all circumstances ruling at
the time, including humanitarian and military considerations.

Article 2
Protection of civilians and civilian objects

1. It is prohibited in all circumstances to make the civilian
population as such, individual civilians or civilian objects the object
of attack by incendiary weapons.
2. It is prohibited in all circumstances to make any military
objective located within a concentration of civilians the object of
attack by air-delivered incendiary weapons.
3. It is further prohibited to make any military objective located
within a concentration of civilians the object of attack by means of
incendiary weapons other than air-delivered incendiary weapons, except
when such military objective is clearly separated from the concentration
of civilians and all feasible precautions are taken with a view to
limiting the incendiary effects to the military objective and to
avoiding, and in any event to minimizing, incidental loss of civilian
life, injury to civilians and damage to civilian objects.
4. It is prohibited to make forests or other kinds of plant cover the
object of attack by incendiary weapons except when such natural elements
are used to cover, conceal or camouflage combatants or other military
objectives, or are themselves military objectives.


Il prof. Cufaro Petroni è contattabile vie e-mail all’indirizzo cufaro@ba.infn.it
Indirizzo web: http://www.ba.infn.it/~cufaro/homepage.html

Questo articolo è stato pubblicato il sabato, novembre 12th, 2005 alle 20:51 ed è archiviato in Nel mondo. Tags: , . Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il Feed RSS 2.0 feed. I commenti sono chiusi, ma puoi fare un trackback dal tuo sito.



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