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L’Adige - Da Levico un messaggio di pace - «Stop europeo al commercio di armi»

4 agosto 2003 di roberto

Valsugana e Primiero (pag.42)

Presentata la proposta degli europarlamentari per frenare il commercio bellico. Da Levico un messaggio di pace - «Stop europeo al commercio di armi»

LEVICO - «Vogliamo che il Parlamento Europeo crei una vera e seria regolamentazione del commercio delle armi». È questo il messaggio più importante lanciato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l´Hotel al Sorriso di Levico, da Herman Spanijaard, presidente della Commissione Europea della Ippnw, federazione globale di medici che si battono per la prevenzione della guerra nucleare.
Sul tavolo dei relatori, oltre al parlamentare olandese, c´erano pure Fulgida Barattoni, responsabile italiana dell´International Peace Bureau (Ipb), e Antonio Palmieri dell´Università di Bologna. In questi giorni il piano dell´Ipb sul controllo delle esportazioni di armi viene presentato alle Nazioni Unite, durante la discussione sul commercio degli armamenti leggeri, in corso di svolgimento a New York. «Dagli strumenti di guerra più elementari a quelli di distruzione di massa - ha detto Barattoni - il passo è breve. Noi siamo un gruppo di ingegneri, medici ed scienziati che ci battiamo per un mondo di pace».
Interviene Spanijaard: «Nel 2000 Regno Unito, Germania, Spagna, Svezia, Italia e Francia hanno concluso un regolamento per la ristrutturazione dell´industria bellica che intacca la regolamentazione delle armi. Il parlamento europeo deve intervenire». Un compito difficile ma non impossibile. «Ci vuole tempo - aggiunge l´europarlamentare dei Paesi Bassi - ma alla fine riusciremo a centrare i nostri obbiettivi. Negli anni ´90 è nato un forte movimento contro la produzione di mine, la campagna ha dato risultati strepitosi».
Ha preso poi la parola Antonio Palmieri: «Siamo convinti che per vincere la nostra scommessa dobbiamo riuscire a far conoscere alla gente per cosa ci battiamo: per un pianeta, cioè, dove pochi ricchi non accrescano ulteriormente le loro sostanze, a discapito delle economie povere, facendo milioni di morti».
N.M.

Questo articolo è stato pubblicato il lunedì, agosto 4th, 2003 alle 19:07 ed è archiviato in Iniziative, Rassegna stampa. Tags: , . Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il Feed RSS 2.0 feed. I commenti sono chiusi, ma puoi fare un trackback dal tuo sito.



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