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Valsugana Primiero - Da Levico la crociata anti armi

4 agosto 2003 Pubblicato da roberto

I rappresentati delle organizzazioni pacifiste

Da Levico la crociata anti armi
I pacifisti: nuove regole per produzione e commercio

di Lorenzo Bortolini

LEVICO TERME. Una nuova regolamentazione etica della produzione e del commercio di armi. Con questo obiettivo si sono dati appuntamento a Levico i rappresentanti delle tre grandi organizzazioni mondiali pacifiste Ipb (ufficio internazionale per la pace); Ippnw (internazionale madici per la prevenzione per la prevenzione della guerra nucleare); Ialana (Associazione mondiali di giuristi impegnati nel controllo delle armi nucleari) sul progetto europeo presentato alle Nazioni unite al Meeting biennale sul commercio delle armi leggere.
L’Ipb è un movimento che insieme a numerose organizzazioni promuove la cultura della pace: Ipb - Italia si muove su progetti portati avanti da gruppi di studio costituiti per trattare specifiche materie. In quest’ottica saranno studiati i recenti progressi della proposta di legge multilaterale in materia di limitazione, regolamentazione e corretta trasparenza nel mercato comunitario dell’armamento bellico convenzionale che sarà presentata al Parlamento europeo. Erano presenti Herman Spanjaard, parlamentare olandese e presidente della commissione europea della Ippnw e presidente del progetto di coalizione, Fulgida Barattoni promotrice dell’iniziativa legislativa internazionale e presidente dell’Ipb-Italia, Antonio Palmieri del centro informazione per le problematiche etiche dell’università di Bologna.
La riunione vuol sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necesità di limitare gli armamenti ed in modo particolare la proliferazione e l’uso delle armi nucleari. La coalizione Ipb-Ippnw-Ialana Study group project sta preparando sulla base di una griglia di analisi comparativa delle migliori normative esistenti a livello europeo, una bozza da sottoporre alla Commissione europea per la regolamentazione del commercio delle armi in Europa per evitare i danni potrebbero nascere dalla mancanza di una legislatura comune e l’applicazione della convenzione di Farnborough del luglio 2000 che ha legato sei paesi Ue (Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Italia). La nuova proposta è diretta a far approvare dalla Commissione europea una regolamentazione etica della produzione e del commercio della armi. Il primo ed importante passo dovrà essere quello di annullare la convenzione di Farnborough. In questa iniziativa i “piccoli popoli” della pace e della giustizia in Europa potranno misurarsi con un progetto costruttivo comune che li ponga, in dimensione collettiva, direttamente davanti le istituzioni europee per risolvere un problema che coinvolge tutti gli stati.

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L’Adige - Da Levico un messaggio di pace - «Stop europeo al commercio di armi»

4 agosto 2003 Pubblicato da roberto

Valsugana e Primiero (pag.42)

Presentata la proposta degli europarlamentari per frenare il commercio bellico. Da Levico un messaggio di pace - «Stop europeo al commercio di armi»

LEVICO - «Vogliamo che il Parlamento Europeo crei una vera e seria regolamentazione del commercio delle armi». È questo il messaggio più importante lanciato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l´Hotel al Sorriso di Levico, da Herman Spanijaard, presidente della Commissione Europea della Ippnw, federazione globale di medici che si battono per la prevenzione della guerra nucleare.
Sul tavolo dei relatori, oltre al parlamentare olandese, c´erano pure Fulgida Barattoni, responsabile italiana dell´International Peace Bureau (Ipb), e Antonio Palmieri dell´Università di Bologna. In questi giorni il piano dell´Ipb sul controllo delle esportazioni di armi viene presentato alle Nazioni Unite, durante la discussione sul commercio degli armamenti leggeri, in corso di svolgimento a New York. «Dagli strumenti di guerra più elementari a quelli di distruzione di massa - ha detto Barattoni - il passo è breve. Noi siamo un gruppo di ingegneri, medici ed scienziati che ci battiamo per un mondo di pace».
Interviene Spanijaard: «Nel 2000 Regno Unito, Germania, Spagna, Svezia, Italia e Francia hanno concluso un regolamento per la ristrutturazione dell´industria bellica che intacca la regolamentazione delle armi. Il parlamento europeo deve intervenire». Un compito difficile ma non impossibile. «Ci vuole tempo - aggiunge l´europarlamentare dei Paesi Bassi - ma alla fine riusciremo a centrare i nostri obbiettivi. Negli anni ´90 è nato un forte movimento contro la produzione di mine, la campagna ha dato risultati strepitosi».
Ha preso poi la parola Antonio Palmieri: «Siamo convinti che per vincere la nostra scommessa dobbiamo riuscire a far conoscere alla gente per cosa ci battiamo: per un pianeta, cioè, dove pochi ricchi non accrescano ulteriormente le loro sostanze, a discapito delle economie povere, facendo milioni di morti».
N.M.

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Da Levico Terme, la proposta di legge sul controllo delle armi in Europa

15 luglio 2003 Pubblicato da roberto

E’ riportato con risalto dall’agenzia ANSA (http://www.ansa.it/europa/lacommissione/20030711185732627786.html) l’incontro di aggiornamento, tenuto l’11 luglio scorso a Levico Terme (Trento), sullo stato della proposta di legge europea, che punta a una regolamentazione del mercato delle armi e che sara’ presentata a breve al Parlamento di Strasburgo.
La campagna europea che mira a questa svolta legislativa è stata coordinata da IPB-Italia, IALANA (l’organizzazione internazionale degli avvocati contro le armi nucleari) e IPPNW (l’organizzazione internazionale che riunisce i medici contro la guerra nucleare), i cui rappresentanti hanno descritto nei dettagli l’iniziativa.

Sono qua riportati i testi di alcune testate giornalistiche locali che hanno descritto l’iniziativa:

Il Resto del Carlino - L’Adige - Valsugana Primiero

Nel nostro sito è presente anche un testo (in lingua inglese e francese) utile come riferimento per la stampa internazionale:

EU Study Groups Project - for press conference.


(ANSA) - TRENTO, 11 LUG - ”Per la prima volta il popolo europeo si attiva per un’ iniziativa legislativa comune, che punta a una regolamentazione del mercato delle armi”. Lo ha detto a Trento Herman Spanjaard, medico ed ex deputato olandese, presidente della commissione europea della Ippnw (Internazionale Medici per la prevenzione della guerra nucleare). La campagna europea e’ coordinata da tre enti internazionali, i cui responsabili si sono riuniti oggi a Levico Terme (Trento) per un aggiornamento sullo stato della proposta di legge che sara’ presentata a breve al Parlamento Europeo: oltre a Ippnw, che nel mondo raggruppa 45 mila medici, sono impegnati nella campagna l’Associazione mondiale Giuristi contro le armi nucleari (Ialana) e Ipb (International Peace Bureau), la piu’ antica federazione mondiale per la pace, Premio Nobel 1910 e fra i candidati al Nobel 2003. L’ Ipb ha una sede anche in Italia ed e’ presieduto da Fulgida Barattoni.
Al termine dell’ incontro di oggi, i responsabili dei tre organismi hanno spiegato ai giornalisti i contenuti del disegno di legge europeo, che e’ stato presentato proprio in questi giorni all’ Onu, nel corso del Meeting biennale sulle armi leggere. ”Il mercato delle armi manca di una regolamentazione in Europa - ha detto Fulgida Barattoni - e la materia viene lasciata ai singoli stati, alcuni dei quali hanno leggi molto severe e trasparenti, altri molto permissive”.
La proposta di legge di Ipb-Ippnw-Ialana e’ stata elaborata da esperti di vari paesi europei, che hanno analizzato le legislazioni dei singoli paesi e hanno proposto una ”regolamentazione etica comune del mercato degli armamenti” estrapolando le linee guida dai principi del diritto fondamentali della stessa Ue. L’ obiettivo e’ di raggiungere il meglio che ogni stato membro puo’ offrire e non piu’ una politica del minimo comune denominatore fra le nazioni.
Obiettivo prioritario e’ comunque l’annullamento della Convenzione di Farnborough del 27 luglio 2000, firmata da Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Italia, che consiste in un regolamento quadro per la ”Ristrutturazione dell’ industria bellica”, e che secondo Ipb liberalizza l’ export di armi verso tutto il mondo, senza alcun controllo, violando numerosi trattati europei, tra cui quello di Schengen sulla sicurezza.
”Puo’ sembrare strano che un’ associazione internazionale di medici si unisca a giuristi per occuparsi di armi - ha detto Herman Spanjaard - ma i medici sono quelli che vedono in prima linea le conseguenze del mercato delle armi. In Africa negli ultimi 10 anni ci sono stati 4 milioni di morti e almeno altrettanti invalidi a causa delle armi leggere. E le armi leggere sono spesso il primo passo per passare poi a quelle nucleari, come insegnano Pakistan e altri paesi”. Antonio Palmieri, del Centro documentazione su Ingegneria e Etica ambientale dell’ Universita’ di Bologna, ha introdotto il tema dell’ etica istituzionale che deve tener presente non solo le generazioni di oggi ma anche quelle future, affiancando al concetto di prevenzione anche quello di precauzione.
Tra gli esempi positivi in tal senso e’ stata citata la campagna mondiale contro le mine antiuomo, che all’ inizio pareva un’ utopia e che alla fine ha avuto successo. Alla campagna europea di Ipb-Ippnw-Ialana aderiscono centinaia di gruppi ed associazioni di tutta Europa. In Italia, tra le altre, Oscar, Safeworld, Iansa, Caat, Enaat, Archivio Disarmo, Campagna 185, Arias.
(ANSA). GFU

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Comunicato da iPPNW sull’uso delle armi nucleari in IRAQ

20 marzo 2003 Pubblicato da roberto

L’ INTERNAZIONALE MEDICI AMMONISCE CHE L’USO DI BRUCIATORI NUCLEARI DI BUNKER (“BUNKER BUSTERS”) CAUSEREBBE MIGLIAIA DI VITTIME DA RADIAZIONI.

Washington,DC – L’Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare (IPPNW) ha oggi reso pubblico un importante nuovo studio sulle conseguenze mediche dell’uso di armi nucleari penetranti il terreno (EPW), anche note come Bruciatori di Bunker (Bunker Busters). Lo studio è stato prodotto da un gruppo di esperti sulle conseguenze mediche dell’uso di armi nucleari guidato dal prof. Victor W. Sidel, medico, dell’Albert Einstein College of Medicine di New York. Il fisico Robert W. Nelson della Princeton University, esperto sugli effetti fisici di armi nucleari di precisione a basse dosi di radiazioni, ne è stato anche co-autore.
Lo studio dell’IPPNW conclude che anche un’arma nucleare EPW di potenza molto bassa esplosa vicino o su un ambiente urbano come Bagdad disperderebbe inevitabilmente detriti e polveri radioattive su diversi chilometri quadrati e produrrebbe dosi fatali di radiazioni su decine di migliaia di vittime. Inoltre, se le EPW sono usate contro rifugi sotterranei contenenti armi biologiche o chimiche o componenti di armi, esiste un’alta probabilità che questi agenti mortali non sarebbero completamente inceneriti e che si disperderebbe sul terreno e nell’atmosfera.

Gli Stati Uniti correntemente dispiegano sia EPW convenzionali che nucleari inclusi circa 50 B61-11 nucleari, che possono penetrare per 2-3 metri e di potenza compresa tra 0,3 kilotoni e 340 kilotoni. Il bilancio preventivo per il 2003 del Dipartimento per l’Energia (DOE) richiede specificamente fondi per un “Robusto Penetratore Nucleare del Terreno” (RNEP) che sarebbe più efficace del B61.

“Le nostre ricerche rigettano inequivocabilmente l’assunto dell’amministrazione Bush e del Pentagono che i bruciatori nucleari di bunker potrebbero essere usati in Iraq o da qualsiasi altra parte con un cosiddetto danno collaterale minimo”, ha detto il dott. Sidel. “La natura di tale ‘danno collaterale’ consisterebbe in dosi fatali di radiazioni per chiunque si trovasse entro un chilometro dall’esplosione e nella malattia acuta da radiazioni, potenzialmente, per migliaia di persone che morirebbero distribuendo morti strazianti entro qualche giorno, una settimana, o più.”

L’uso di armi nucleari di bassa potenza minerebbe inoltre la sicurezza globale. “Se gli Stati Uniti usassero simili armi” ha detto il dott. Sidel “significherebbe superare la soglia nucleare per la prima volta da quando gli Stati Uniti usarono armi nucleari sulle città di Hiroshima e Nagasaki più di 50 anni fa. Questo non è solo moralmente ripugnante, ma ci porterebbe in basso lungo lo scivoloso pendìo che conduce all’uso di armi nucleari di maggiore potenza – qualcosa che il mondo intero ha cercato fino ad oggi di prevenire sin dopo Hiroshima e Nagasaki”.

Lo studio si conclude con una dichiarazione politica in cui gli autori affermano che l’ulteriore sviluppo di EPW richiederebbe test nucleari sotterrenei, rompendo l’attuale moratoria mondiale e distruggendo le prospettive per un’eventuale adesione universale al Trattato Onnicomprensivo per la Messa al Bando dei Test Nucleari (CTBT). Sia la ripresa di esplosioni nucleari sperimentali che la produzione di nuove armi nucleari alimenteranno la proliferazione globale di armi nucleari.

Il Rapporto “La Minaccia di Armi Nucleari di bassa potenza Penetranti il Terreno contro le Popolazioni Civili: i ‘Bunker Busters’ Nucleari e le loro Conseguenze Mediche” è stato scritto da Victor W. Sidel, medico, da H. Jack Geiger, medico, igienista, Herbert L. Abrams, medico, Robert W. Nelson, fisico, e da John Loretz.

Per ricevere copie elettroniche del Sommario Esecutivo di 2 pagine e/o del rapporto di 8 pagine, per favore contattate Lynn Martin al n. 001 617 868 5050 x 209 o Ldmartin@ippnw.org.

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COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE IPB - ITALIA

1 marzo 2003 Pubblicato da roberto

Oggi 1° marzo 2003 si è svolta a Lugo di Romagna la costituzione di I.P.B. – Italia sezione autonoma dell’International Peace Bureau di Ginevra.
Dopo i saluti del Sindaco di Lugo Maurizio Roi e di Colin Archer Segretario Generale dell’I.P.B. di Ginevra il Presidente dell’Assemblea Costituente Alberto Barbero, assistito dall’Avv. Giuseppe Interlando dello Studio Zelig di Ravenna, ha raccolto le sottoscrizioni di oltre 40 tra single members e dirigenti di associazione aderenti, operanti sul territorio nazionale, provenuti da tutta Italia.
Tra gli altri Paolo Evangelista, membro del Comitato Scientifico Italiano dell’I.P.P.N.W. (International Physicians for the Prevention of Nuclear War) - Premio Nobel per la pace 1985 - Joachim Lau, Vice-Presidente della I.A.L.A.N.A. (International Lawyers Against Nuclear Army), Rita Susini ed Emilio Bianchi di ASSOKIPLING - Firenze, Angelo Baracca, Docente presso l’Università di Firenze, Nelida Ancora, Responsabile per l’Italia di Fundaciò Civitas – Santiago del Cile, Alessandro Marescotti Presidente di PEACELINK – Taranto, Federico Galgano dello Studio Galgano di Bologna, Marian Placci – Università di Bologna.

L’assemblea ha nominato il primo Consiglio Direttivo dell’Associazione nelle persone di:
Presidente Fulgida Barattoni I.P.B. Italian Consultant, Vice Presidente Cristiano Franceschini, Presidente Assokipling, Firenze, Segretario Shawna Lee Thompson, Tesoriere Rita Blaco, consiglieri: Enrica Bedeschi, Direttore Generale del Comune di Lugo, Michele Dipaolantonio Consigliere Italiano IPPNW, Filippo Trippanera, Consigliere Italiano IALANA, Roberto Del Bianco, Staff tecnico Peacelink, Nelida Ancora, corrispondente italiana Fundaciò Civitas, Edgardo Forlai dirigente Assopace, Forlì, e membri del collegio dei revisori: Annamaria Ricci – Presidente, Elena Baldassarri, Giuseppe Curcella.


Foto: un momento dell’assemblea

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