2005 - IPB-ITALIA - Associazione per la pace, il disarmo, la soluzione nonviolenta dei conflitti

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Associazione per la pace, il disarmo, la soluzione nonviolenta dei conflitti

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Archivio del 2005

Sunto delle attività del 2005

27 ottobre 2005 Pubblicato da roberto

E’ redatto l’”IPB-Italia activities report 2005″, nelle lingue italiana e inglese, come sunto delle iniziative - progetti specifici, adesione a Campagne per il disarmo ecc. - che la nostra Associazione ha realizzato o a cui ha partecipato nell’anno corrente.

E’ un resoconto utile a chi ci segue, per conoscere maggiormente gli aspetti concreti e qualitativi della nostra attività.

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Student Group: una realtà giovane che si consolida

27 ottobre 2005 Pubblicato da roberto

E’ più di un anno che ci seguono. Sono gli studenti della facoltà di Scienze Diplomatiche Internazionali (SID) dell’Università di Forlì, assieme ai giovani che seguono il corso di traduttori e interpretariato (SSLIMIT) della stessa Università. Sono stati presenti in diverse nostre iniziative ed estremamente attivi nei loro interventi e nel loro servizio.
Hanno creato un gruppo autonomo, un’associazione che supera i limiti territoriali abbracciando altri giovani nel mondo con finalità simili e analoghi ideali.

E’ tuttora in fase di completamento il loro sito www.ipb-students.org. Intanto, è possibile leggere, cliccando qui sotto, il documento illustrativo della loro associazione.

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Sì al referendum del 23 ottobre in Brasile per il disarmo

14 ottobre 2005 Pubblicato da roberto

Anche le donne e gli uomini insigniti nel passato del Premio Nobel per la pace, si schierano per i “Sì” allo storico referendum che vedrà, il 23 ottobre prossimo, il popolo brasiliano alle urne per decidere l’abolizione del commercio delle armi nel proprio territorio.
Da più parti si sono già levate voci e commenti estremamente positivi, sull’importante appuntamento segno della maturità e consapevolezza etica di una nazione spesso al margine delle notizie nel nostro mondo occidentale. L’appello dei Premi Nobel accende ancor di più i riflettori sull’avvenimento e riaccende la speranza di una maggiore consapevolezza anche da parte nostra, e incisività nelle nostre azioni, per un mondo che può e deve diventare, sempre di più, un mondo privo di armi.
Utopia ancora per molti; ma utopia necessaria.

APPELLO DI DONNE E UOMINI INSIGNITI DEL PREMIO NOBEL PER LA PACE: SI’ AL REFERENDUM DEL 23 OTTOBRE IN BRASILE PER IL DISARMO

[Dal sito www.referendosim.com.br riprendiamo il seguente appello sottoscritto da donne e uomini insigniti del premio Nobel per la pace]

Noi, donne e uomini insigniti del premio Nobel per la pace, esprimiamo apprezzamento, gratitudine e sostegno al popolo brasiliano, al governo e agli attivisti per la pace della societa’ civile per i loro sforzi per contrastare la violenza armata attraverso il voto popolare.
Pur nella sua dimensione nazionale, il referendum per la proibizione della vendita delle armi e delle munizioni in Brasile ha una rilevanza mondiale: e’ infatti di estrema importanza per elevare il controllo internazionale delle armi e per prevenire la violenza armata a livello globale. Il mondo intero si sentira’ fortemente interpellato e coinvolto dai risultati di questa votazione, che avra’ un impatto politico e strategico globale.
*
Noi sosteniamo fortemente il referendum, considerando:
- che nel solo Brasile circa 40.000 persone ogni anno vengono uccise da armi da fuoco, come attestano i dati statistici delle Nazioni Unite;
- che la proliferazione e l’abuso delle armi leggere aumenta il tasso di letalita’ delle comuni controversie, delle liti domestiche e dei crimini violenti, sia in Brasile che nel mondo;
- che l’inadeguata regolamentazione del commercio delle armi in Brasile e a livello internazionale ha contribuito ad ostacolare gli sforzi per lo sviluppo umano, ad esacerbare gli abusi contro i diritti umani, a minacciare la sicurezza pubblica e a terrorizzare intere popolazioni.
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Il si’ al referendum per il disarmo mandera’ un messaggio coraggioso e innovativo: che le persone che vivono in Brasile non vogliono che le loro case, le loro strade, le loro scuole e i loro spazi pubblici siano inondati dalle armi.
Sara’ un messaggio che dira’ al mondo intero che la maggioranza delle persone non credono che possedere armi nelle loro comunita’ le rende piu’ sicure.
Sara’ un messaggio che dira’ al mondo intero che deve prevalere la cultura della giustizia, dei diritti umani e della pace.
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Noi, che siamo attivamente impegnati per far progredire la pace nel mondo, riteniamo che una dichiarazione come questa da parte del Brasile - un paese che non solo e’ profondamente colpito dal problema della volenza armata, ma e’ anche un importante produttore di armi leggere - potrebbe incentivare altri paesi a rendere piu’ restrittiva e rigorosa la regolamentazione delle armi a livello nazionale, regionale, internazionale.
Di piu’, noi riteniamo che un passo verso il disarmo come questo costituira’ un sostegno cruciale per il Trattato sul commercio delle armi, costituendo il modello per uno strumento internazionale per regolamentare e limitare l’irresponsabile commercio delle armi, cosi’ come fu proposto dai vincitori del premio Nobel per la pace gia’ nel 1997.
Conclusivamente, noi abbiamo speranza che il popolo brasiliano vorra’ approfittare di questa opportunita’ per creare un futuro libero dalle armi per le generazioni venture, e dimostrera’ al mondo che la pace e’ nelle nostre mani.
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Noi, donne e uomini insigniti del premio Nobel per la pace, dichiariamo la nostra completa approvazione e il nostro incondizionato sostegno al referendum e alla successiva necessaria adeguata applicazione del suo positivo esito con la proibizione del commercio delle armi da fuoco e delle munizioni in Brasile.
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Firmatarie e firmatari:


  • Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la pace 1980;
  • Amnesty International, premio Nobel per la pace 1977;
  • Betty Williams, premio Nobel per la pace 1976;
  • Desmond Tutu, premio Nobel per la pace 1984;
  • International Physicians for the Prevention of Nuclear War (Ippnw), premio Nobel per la pace 1985;
  • Jody Williams, premio Nobel per la pace 1997;
  • Mairead Corrigan, premio Nobel per la pace 1976;
  • Oscar Arias Sanchez, premio Nobel per la pace 1988;
  • Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace 2003.
  • Aderisce anche la Fondazione Albert Schweitzer (1875-1965), premio Nobel per la pace 1952.

Nota: Nell’elenco dei firmatari compare anche IPPNW, l’International Physicians for the Prevention of Nuclear War, insignito del premio Nobel per la pace nel 1985.

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A Palazzo Vecchio i Sindaci per la Pace

26 settembre 2005 Pubblicato da roberto

Nella giornata del 19 settembre, nel cuore di una delle più belle città italiane, si è svolta una manifestazione di rilievo internazionale, cruciale sia per le tematiche proposte sia per quanto riguarda gli ospiti presenti in sala.
Con il contributo della comunità giapponese Associazione Lailac di Firenze, nell’ambito delle iniziative a favore della Campagna “Mayors for Peace” originata dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki, IPB-Italia, l’ufficio italiano dell’International Peace Bureau di Ginevra, ha ideato e realizzato questo importante incontro nella sede di Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria a Firenze, al quale hanno preso parte più di 60 tra sindaci italiani e delegazioni di città straniere.
Di fondamentale importanza simbolica e rappresentativa, la presenza del sindaco di Hiroshima, Akiba Tadatoshi, che insieme al sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, hanno fatto gli onori di casa illustrando l’importanza del progetto “Mayors for Peace” e delle iniziative ad essa correlate.
I lavori si sono svolti all’insegna della concordia e della collaborazione, nell’entusiasmo generale e nella consapevolezza che tutti uniti si può effettivamente fare un passo avanti sul tortuoso e impervio cammino della pace.

Durante i discorsi di ringraziamento, l’arrivo del comunicato riguardante l’abbandono dello sviluppo nucleare da parte della Corea del Nord, ha colmato di gioia l’intero consesso: una prima piccola vittoria all’insegna del motto “No more Hiroshima”: “Mai più!”, segno tangibile dell’ impetuosa battaglia che la società civile sta intraprendendo contro lo sfacelo e la distruzione causate dall’arma nucleare, testimoniate per’altro dalle bellissime foto della mostra inaugurata nella stessa giornata, “La lunga ombra del sole di Hiroshima”.
La novità è costituita proprio da questa mostra itinerante che, grazie a IPB-Italia, testimonial ufficiale in Italia della campagna “Mayors for Peace” (MFP), sarà portata in seguito anche in altre sedi, presso tutti i Comuni aderenti al progetto e che ne faranno richiesta.
La manifestazione ha costituito un vero e proprio trionfo per l’appunto sul fronte della MFP, poiché numerosi sindaci hanno consegnato direttamente nelle mani del Sindaco Domenici la loro adesione alla campagna, incrementando notevolmente il volume di partecipanti al progetto.

Giulia Meschino

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“Mayors for Peace” a Campi e a Firenze. A riflettori spenti.

21 settembre 2005 Pubblicato da roberto

Conclusa la mostra fotografica multimediale di Campi Bisenzio (che ha visto la presenza illustre del Sindaco di Hiroshima nell’incontro-dibattito di domenica 18), trascorso con una numerosa presenza di “sindaci per la pace” l’incontro a Firenze di lunedi scorso in Palazzo Vecchio, viene il momento di tirare le somme e prepararsi per i prossimi appuntamenti.
La Campagna “Mayors for Peace” diventa così una realtà consolidata anche nel nostro Paese, con l’adesione di un numero notevole di Primi Cittadini, una sessantina fino a oggi, e con la prospettiva a breve di un ulteriore incremento dei consensi.

Saranno presto diffusi ulteriori comunicati. Intanto è possibile rileggere le FAQ arricchite di nuove schede riguardanti il Sindaco di Hiroshima e la Campagna “Mayors for Peace”.

Nota:

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